Nel processo Ciro Grillo, il video della presunta violenza sessuale viene riproposto in aula su richiesta della difesa.
Nel corso del processo che vede coinvolto Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo qui in foto, insieme a tre amici, è stato chiesto di riproiettare in aula il video della presunta violenza sessuale di gruppo. Questo video, girato nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 a Porto Cervo, è stato richiesto dalla difesa per contestare la relazione della consulente di parte civile, la psichiatra. Secondo quest’ultima, la vittima, una studentessa italo-norvegese, durante il presunto stupro sarebbe stata passiva e quindi non consenziente. Come riportato da tg24.sky.it
La proiezione del video in aula
Il video della notte incriminata era già stato visionato in una delle udienze di gennaio, durante la quale la vittima fu ascoltata in audizione protetta. In quell’occasione, la giovane, che all’epoca dei fatti aveva 19 anni, decise di non assistere alla proiezione e le venne permesso di lasciare temporaneamente l’aula. Come riportato da tg24.sky.it
La decisione di riproporre il video è stata presa su richiesta del pool difensivo, che contesta la valutazione della psichiatra. La psichiatra ha sostenuto che il comportamento della ragazza durante il presunto stupro fosse indicativo di una mancata partecipazione volontaria all’atto sessuale, ritenendola dunque non consenziente. Come riportato da tg24.sky.it
La difesa degli imputati, ha ritenuto necessario ripresentare il video per mettere in discussione la ricostruzione dei fatti proposta dall’accusa. La proiezione, svolta in un’aula a porte chiuse, mira a evidenziare elementi che, secondo la difesa, potrebbero indicare una diversa dinamica rispetto a quanto affermato dalla psichiatra. Come riportato da tg24.sky.it
Assenza degli imputati in aula
Nella giornata odierna, nessuno dei quattro imputati era presente in aula a Tempio Pausania, dove il processo si sta svolgendo a porte chiuse. Tuttavia, i giovani sono rimasti in Gallura e solo nella giornata di domani decideranno, in accordo con i loro legali, se presentarsi per rilasciare dichiarazioni spontanee. Questa assenza ha sollevato alcune domande sulle strategie difensive adottate dai legali degli imputati. Come riportato da tg24.sky.it
La vicenda continua a sollevare un notevole interesse mediatico e a polarizzare l’opinione pubblica. Con il processo che si configura come uno degli episodi giudiziari più seguiti degli ultimi anni in Italia. La proiezione del video e le dichiarazioni della psichiatra rappresentano elementi chiave che potrebbero influenzare significativamente l’esito del processo. Con la corte chiamata a valutare attentamente tutte le prove presentate dalle parti coinvolte.